giovedì 30 gennaio 2014

Il viaggio a Disneyland dell’Agenda Digitale, ovvero il successo di CAIO


L’inizio di questo viaggio è tutto virtuale no anzi reale, come sappiamo oramai buona parte dei nostri contatti/progetti nascono, e forse muoiono, online, ma andiamo in ordine cosi capiremo perché Disneyland e perché la fantasia s’incrocia con la realtà. In effetti, però, il tema è tutt’altro che virtuale, c’è in ballo il futuro dell’Italia Digitale. 
La cosiddetta Agenda Digitale.
L’agenda digitale ha un momento formale importante, quando il Presidente Letta nomina il cosiddetto Mr. Agenda Digitale: Francesco Caio.
Non sono io a dover o poter scrivere le lodi o meno di Mr. Agenda Digitale, però la sua è una storia piena di successi, e se un uomo si giudica da quello che fa ha fatto, forse è questo il motivo per cui Letta lo ha chiamato a fare quello che fa.
Ma non può essere onemanshow, l’attività è eterogenea, complessa, forse con molta meno tecnologia di quello che uno si possa immaginare, anche se di tecnologia ci si deve occupare. Moltissimi sono gli aspetti legali. E’ necessario individuare una squadra, è urgente dare delle priorità per un paese che forse è fermo da parecchi anni su questo tema. Viene, infatti, individuata una bella squadra. Tutti si affrettano a modificare i vari profili online, o virtuali appunto, per dire: hey there, I’m a Vip, I'm in the Team of Mr Agenda Digitale. Sono 12 quelli che, qualche mese dopo, verranno chiamati i 12 saggi.
Anche le priorità vengono subito indicate, e sono tre:

-national register for population 
-digital e-identity 
-e-invoicing 

Ma poi si aggiunge anche una verifica sulla broadband infrastructure (in consegna oggi 30/01/2014 il report). Solo una scelta sembra non esserci, la presenza online o virtuale (Twitter,Web Site, ecc.) ed istituzionale, che consenta di monitorare, capire cosa stesse facendo Mr Agenda Digitale ed i suoi 12 discepoli (vi richiama qualcos’altro?)

Qualche nube comincia però a comparire all'orizzonte, si la scelta dell’assenza di un sito, almeno quello secondo me, fa in modo che tutti cercano di capire, cercano online disperatamente notizie, cercano tra le loro conoscenze, virtuali o meno, notizie (vedi stream di Articoli e tweet di ieri).

Cosa sta succedendo a quest’agenda digitale, si fa non si fa? 
Ci sono progressi o no? 

Dopo qualche mese arriva il primo annuncio: si parte con la Fatturazione Online per la Pubblica Amministrazione. Un gran bel successo che porterà tanti vantaggi sia alla stessa PA che a tutti i fornitori terzi che la useranno, in questo momento siamo nel pieno della fase di sperimentazione, ma a giugno del 2014 sarà obbligatoria. Poi ancora un momento di “buio” informativo, sembra tutto fermo, si alternano notizie di dimissioni di Caio, poi invece si capisce che forse è un fine mandato che dovrebbe succedere a Marzo 2014 (voci di Twitter da confermare).

Poi uno squarcio di luce si riapre: attraverso un articolo dell’ottima Anna Pia Sassano si capisce che anche il secondo obiettivo, il primo era la Fatturazione Online, ovvero l’Anagrafe Nazionale sembra ormai pronta per essere avviata, quindi anche quest’altro obiettivo si sta concretizzando.

E’ qui che il viaggio prende più forma. L’agenda digitale si riempie di maggiori contenuti:
“..L’Agenda Digitale Italiana non è un unico tema ma un unico obiettivo raggiungibile affrontando diversi temi, che richiedono competenze e soluzioni differenti:
- l’e-Government: la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione
- la rete: il completamento dell’infrastruttura nazionale TLC
- l’alfabetizzazione digitale: favorire l’utilizzo dei servizi resi disponibili in rete
- l’e-Commerce: favorire il trasferimento in rete delle transazioni commerciali

Quanto suddetto non è in contraddizione con i primi tre elementi chiavi indicati da Caio, ma una necessaria integrazione. Ed a proposito di Caio si apprende anche che: ”…sta coordinando tutti questi diversi ambiti e, per ognuno, ha praticamente creato una "rete" di persone che se ne occupano, che ha selezionato una ad una, lavorando insieme direttamente ed "in rete".”

Nello specifico per esempio, per l’area di e-Government , si apprende chi sono quelli che operano nell'unità di missione: “Fuggetta (Cefriel) e Zappalà (Infocamere) sui progetti strategici e Rigoni (Consulente Internazionale) e Caporello (Agenzia Entrate) sull'identità digitale il cui merito, va ricordato, è di Quintarelli che con Coppola lo ha presentato in Parlamento.”

E se poi l’entusiasmo di quanto si sta facendo di esprime con questa frase: “…Lavorare con Caio e con loro è come se mi avessero regalato il viaggio a Disneyland”.

Ecco qui Disneyland, 

ecco qui l’emozione di apprendere quanta passione ci sia in questa frase e nelle persone che stanno lavorando con Caio. E se questo non bastasse, eccovi accontentati: “Cosa succede ora: mentre lavoravamo per sbloccare i progetti stiamo dando una mano a Caio per sbloccare anche la parte organizzativa e far partire definitivamente Ragosa. Lo Statuto finalmente è alla Corte dei Conti, ora stiamo aiutando a far ripartire alcuni organismi fondamentali per l'ICT pubblico: a) la Commissione SPC (Sistema Pubblico di Connettività) dove si approvano le scelte tecnologiche del Paese ed i contenuti delle gare SPC (che ultimamente sono partite senza questo importante transito) b) il Comitato di indirizzo che è inserito nello Statuto per dare stabilità all'azione di Ragosa. E' dedicato all'approvazione del Modello di evoluzione strategica della Pubblica Amministrazione che si vuole rendere pubblico e condiviso per favorire l'incontro tra domanda ed offerta a vantaggio del Paese ma anche del mercato ICT perchè anche la crescita di questo mercato è un obiettivo di Agenda Digitale.

Direi che il viaggio a Disneyland dell’agenda digitale è quasi compiuto, si è passati dal buio all'entusiasmo, dagli slogan ai fatti.

Cos'è questo se non un viaggio di fantasia nella più concreta realtà?

mercoledì 29 gennaio 2014

In questo caso vale il detto: mal comune mezzo gaudio?

Ieri su Twitter c'è stato un momento particolare, tutto si è scatenato quando Mike Butcher scopre che il DC Francesco Caio (e quindi l'Italia) non ha una presenza "ufficiale" né su Twitter e neanche un sito web ufficiale sul tema dell'Agenda Digitale.
Vista la popolarità di Mike con i suoi 72000+ followers si è scatenato l'inferno.


Qualcuno l'ha definito un momento imbarazzante per l'Italia, infatti, Alberto Onetti, in tempo reale mentre tutto accadeva, aggiornava il suo Blog su Corriere.it dicendo: "...Oggi ho seguito, un po’ in imbarazzo, una discussione via Twitter"


Qualcuno è riuscito anche a fare dell'ironia:

Tutto questo non era effettivamente una novità, in questo stesso blog ad ottobre dello scorso anno avevo pubblicato una tabella sulla presenza online di tutti i Digital Champions EU. Si può notare che l'Italia è in buona compagnia, molti altri DC non sono presenti su Twitter.
Vi posso dire anche di più: alcuni tra quelli presenti non usano Twitter anche da mesi.
Ora si potrebbe fare una riflessione se la presenza Social è un MUST per chi ha un ruolo pubblico.
La mia personale opinione è: si! Chi vuole ricoprire un ruolo, che oltretutto si chiama Digital Champion e/o Mr Agenda Digitale, deve necessariamente essere Social ed usare questi mezzi con disinvoltura. Non ci si può chiudere nella frase "siamo impegnati nella delivery", come dire, non ci interessano le chiacchiere.

Lo dimostra la stessa Neelie Kroes (vice Commissario EU) nella sua presenza Social. E' stata proprio lei ieri ad intercettare le richieste di Mike Butcher.

Per chiudere solo un piccolo appunto anche all'Europa, la tabella suddetta era stata da me trovata sui siti ufficiali dell'Agenda Digitale Europea, quando poi ho cominciato a pubblicarla, a scrivere ai vari DCs, è stata eliminata.




martedì 21 gennaio 2014

Una rara occasione per ascoltare (e vedere) Caio sullo stato dell'Agenda Digitale!!!

Ecco una delle rare apparizioni che Francesco Caio ha concesso.
Lo strano è che arriva da uno dei suo uomini Andrea Prandi, infatti è stata pubblicata sul suo sito personale e non attraverso un canale ufficiale, ma questo è!

Intanto vediamoci questi due momenti del Caio pensiero!!!

Parte 1



Parte 2


Buon Ascolto!


venerdì 17 gennaio 2014

L’orizzonte dell’Europa e lo sguardo distante dell’Italia.



L’Europa, quella dell’Agenda Digitale, è capace di volare alto. Lo dimostra il programma Horizon 2020. Un programma ambizioso, il fondo più importante messo a disposizione, circa 80 Miliardi di Euro per ricerca e sviluppo.
Non tutte le aree del programma ricadono nell'ambito dell’Agenda Digitale, ma buona parte di esse ci rientra. L’Agenda Digitale è invece un programma partito già da tempo, guidato dalla Commissaria Vice Presidente Neelie Kroes, declinato nelle sue 101 Azioni sulle quali era stato inizialmente pensato, resta ancora valido ed integrato appunto da H2020.
H2020 è in una fase iniziale le prime “Call” sono già state avviate, è su questo ci sono gli occhi puntanti, sia perché, appunto, il programma è ambizioso, cioè vorrebbe proiettare l’Europa al 2020 con tutta una serie di obiettivi strategici innovativi raggiunti, sia perché c’è anche un obiettivo di stimolo economico all’intera aera Euro, quindi il focus è massimo.  
L’Agenda Digitale prevede, invece, tutta una serie di Milestone, alcuni di questi monitorati attraverso un sito gestito in autonomia dalle varie country (progress by country), un’altra Milestone semestrale è l’incontro dei vari Digital Champions che ogni singolo Country ha autonomamente nominato. Tutti sappiamo che da giugno 2013 per l’Italia è stato nominato Francesco Caio.
L’ultimo meeting, il quinto, dei Digital Champions Europei si è tenuto il 25-26 novembre 2013. Lo scopo di questi incontri è quello fare il punto della situazione sull'attuazione delle 101 Azioni di cui è fatto il piano Europeo dell'Agenda Digitale.
Ad una lettura della minuta, pubblicata in data 11/12/203, con particolare focus sull'Italia, quello che c'è da notare, oltre l'assenza del DC Italiano Francesco Caio, c’è nello specifico un analisi diversi obiettivi, tra i quali:
-...ascoltare le priorità dei Champions per il 2014 al fine di trovare sinergie con quelle indicate dal vicepresidente Kroes e la DG CONNECT .
-informare i DCs sui finanziamenti disponibili, come i fondi strutturali e di assicurarsi che fossero aggiornati con gli ultimi sviluppi politici.

Ovvero leggi: come utilizzare i fondi H2020.

Su questo volevo far notare il ruolo fondamentale degli NCD (Punti di contatto nazionali).
Il loro ruolo è doppiamente importante, anche perché non mi pare di vedere in giro altre iniziative atte a "formare" i vari attori che volessero utilizzare i fondi H2020.

Il sito di riferimento è quello dell' APRE Agenzia Per La Promozione Della Ricerca Europea, in cui si possono trovare molte informazioni utili come anche momenti di formazione, ma attenzione alcuni sono a pagamento.

Io ho provato a contattare l'Apre, ma al momento non riuscito ad avere nessun tipo di supporto.

Mi domando: riusciremo, al di là degli annunci, a sfruttare le opportunità offerte? 


lunedì 13 gennaio 2014

Cominciano da noi stessi

Ci sono interessanti articoli sul tema dell'Agenda Digitale in questo scorcio di 2014 appena iniziato.

Un dei più interessanti è quello del Professore S. Epifani nell'ottimo sito TechEconomy


Segnala un problema sentito da tutti, la necessità di dare una svolta a questa Italia Digitale, ma non si preoccupa solo di "criticare" , ma anche di dare degli ottimi suggerimenti.

Poi segue un altro ottimo articolo, sempre un Professore: Alfonso Fuggetta


Qui il professore fa un'analisi sui motivi del perché stiamo vivendo "...questa amara realtà"

Tutto condivisibile.

Ma mi permetta una richiesta Prof. Fuggetta, a quanto risulta lei è parte del gruppo dei 12 saggi di F. Caio, come li chiama il Prof. Epifani, giusto?

Perché non ci dice cosa non ha funzionato, se cosi è,  in questa Sua-VS esperienza?

Perché non rompe questo silenzio assordante?

Cominciando appunto da noi stessi!!!!


venerdì 10 gennaio 2014

In attesa dell'esito dello studio sull'analisi dello stato attuale dell’infrastruttura di banda larga in Italia.

Era solo il 18 Novembre ed il Governo Italiano emetteva il seguente comunicato :

Attuazione Agenda Digitale, Letta nomina esperti banda larga


Leggendo questo comunicato ci si può soffermare sulle date:

"...A tal fine il Presidente del Consiglio ha chiesto a Francesco Caio, Commissario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, di coordinare il lavoro di due esperti che – lavorando con i gestori e avvalendosi anche delle analisi già a disposizione dell'Agcom, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Fondazione Bordoni – possano produrre alla fine dell’anno in corso (era 2013 ndr) una prima valutazione dei piani in essere e una stima degli eventuali investimenti aggiuntivi. I due esperti sono Gerard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission, il regolatore americano, da anni consulente per aziende e istituzioni europee sui temi delle nuove reti. 
Pogorel e Marcus inizieranno le loro analisi a partire dalla prossima settimana (quindi il 25-11-2013 ndr)..."

Ci siamo, i termini sono scaduti.
Ci aspettiamo a breve quindi di sapere i risultati dello studio effettuato dal Mr Scott Marcus e Gerard Pogorel.




giovedì 9 gennaio 2014

H2020 per le PMI: 2,8 miliardi di euro disponibili

Ho già detto nei precedenti post di cosa sia Horizon 2020, in questo nuovo post ci concentreremo su cosa può fare #H2020 per PMI (SME).

Italia è caratterizzata, anche nel mondo ICT, se non sopratutto, dalla presenza di molte Piccole e Medie Imprese. Queste mediamente sono la forza motrice e forse anche la sola manodopera delle multinazionali ICT (IBM, HP, Microsoft, ecc.)  presenti nel suolo italiano.

L'Europa atteverso il programma H2020 dedica un'attenzione specifica a questo tipo di aziende.


Infatti, attraverso il programma "strumento per le PMI", che ha un apposito sotto sito, mette a disposizione ben 2,8 miliardi di euro. Questi  ono facilmente accessibili alle PMI nell'ambito di Orizzonte 2020 per finanziare ricerca ed innovazione delle stesse imprese.

Come funziona ?

Lo strumento per le PMI è strutturato in 3 fasi che coprono diverse fasi del ciclo dell'innovazione. I processi di valutazione delle proposte si basano su regole semplici, necessari per ridurre il tempo dei contratti.
La Fase 1 mira a coprire la valutazione della fattibilità tecnica ed il potenziale di mercato di nuove idee . Il progetto sarà sostenuto da un importo forfettario di 50.000 euro e la durata tipica dovrebbe essere di 6 mesi.
La Fase 2 mira a coprire le attività di Ricerca ed innovazione, con particolare attenzione alle attività di dimostrazione (prove , prototipi , studi di scale- up , design, pilotare processi innovativi , prodotti e servizi , la validazione , verifica delle prestazioni ecc ) e la replica di mercato favorendo il coinvolgimento degli utenti finali o potenziali clienti . Il finanziamento dei progetti dovrebbe essere fino a 2.500.000 di euro e la durata tipica dovrebbe variare da 12 a 24 mesi ( più finanziamenti e durata sono possibili in casi debitamente giustificati ) .
La Fase 3 riguarda misure di sostegno per le piccole e medie imprese verso la commercializzazione dei loro prodotti e servizi innovativi attraverso misure come il networking , formazione , coaching e mentoring , facilitando l'accesso al capitale privato o una migliore interazione con le principali parti interessate . 

Non previsti finanziamenti oltre la Fase 3.

Le PMI sono invitate a presentare domanda di finanziamento a partire dalla Fase 1, tuttavia essi sono autorizzati a rivolgersi direttamente alla Fase 2 o anche alla Fase 3, a seconda del loro progetto . Il completamento di una parte consentirà una PMI per passare direttamente a quello successivo .

Le PMI possono richiedere fondi in fase 1 e fase 2 quando ne hanno bisogno. Le chiamate per queste Fasi saranno aperte in base a una fase di ramp-up nel 2014 ( da confermare) e poi su base continua fino al 2020 . Per quanto riguarda la fase 3 , gli inviti a presentare progetti dovrebbero essere aperti attraverso finestre temporali fisse .