martedì 15 marzo 2016

SPID: oggi al via, confronto tra gli ID provider e prima prova sul campo con esito NEGATIVO



Oggi 15 Marzo 2016 parte uffcialmente il Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale. 
Questi i tre provider certificati da Agid  a questa data

 Di seguito un breve confronto fra le varie offerte che ognuno di essi ha messo in campo:


Caratteristica\Provider
Infocert
Poste
TIM
Nome
Livello di sicurezza 1
(1 fattore: ID+Password)
Gestito
Gestito
Gestito
Livello di sicurezza 2
(2 Fattori:ID+Password+OTP)
Gestito
Gestito
Gestito
Livello di sicurezza 3
(2 Fattori:ID+Password+Cert.)
Non specificato
Non Specificato
al momento non disponibile
Attivazione con Firma Digitale
Gestito
Gestito
Gestito
Attivazione con CNS
Gestito
Gestito
Gestito
Attivazione con CIE
Gestito
Gestito
Gestito
Attivazione de Visu
Gestito (solo Roma, Milano, Padova)
Gestito (solo Uffici Postali abilitati, lista ad oggi non disponibile)

Gestito, ma non è chiaro dove sono dislocati i Punti di Registrazione (PdR)
Attivazione via WEB
Gestito (costo di 15,00 € + IVA)
Non Gestito
Non Gestito
Attivazione con APP
Non Gestito
Gestito (se già in possesso di PosteID)
Non Gestito
Gestione OTP
Via App
Via App PosteID e via SMS
Via SMS
Costo primi 2 anni
Gratis
Gratis
Gratis
Costo dopo il secondo anno
Non specificato
Non specificato
12€/anno iva inclusa
Manualistica
Non disponibile

I dati indicati sono specifici per i servizi offerti a persona fisica, potrebbero esserci differenze in caso di persona giuridica



Ora la prima prova di attivazione, non potendo attivare più di un provider la scelta ricade su PosteID in quanto è quello che mi trova personalmente più pronto perchè già in possesso di un identità certificata da Poste attraverso la sua App PosteID che è stata estesa, appunto, oltre che per usare i servizi interni alle Poste anche verso SPID.  A questo proposito Poste ha attivato un nuovo sito per la richiesta di attivazione dei servizi SPID via PosteID.


Ecco qui la completa attivazione dello SPID. La procedura è stata avviata, anche per verificarne la fattibilità, completamente da Mobile. Il primo passo è la richiesta di integrazione dei due servizi SPID e PosteID
Appena inserite le credenziali arriva la richiesta di verifica via PosteID
Una volta "certificato" che la richiesta è stata effettuata appunto da un utente "valido", ovvero già in precedenza riconosciuto, si passa alla richiesta di tutte le informazioni necessarie alla creazione dell'account SPID 

Verrà quindi spedito il primo codice OTP, questa volta via email, sia a conferma dello stesso email indicato sia come come passo finale della creazione dell'account SPID
 Dopo aver scelto la password, la procedura è completata.
Con un ultima email di conferma nella quale si dice che le credenziali attivate sono:

  • LIVELLO 1 con nome utente e password
  • LIVELLO 2 con APP PosteID
  • LIVELLO 2 con SMS su cellulare certificato
Il gioco è fatto. Non resta che verificare se ora si possa accedere ad uno dei pochi, per adesso, servizi già disponibili. Uno di questi è l'Inps, ed ecco come si presenta la schemata di accesso

Scelto ovviamente il provider con il quale ho ottenuto l'abilitazione SPID, vengo reindirizzato al sito di PosteID


Ricevuto correttamente il codice di accesso via App PosteID, ma il primo tentativo è fallito sebbene io non abbia fatto errori.

Ma ci riprovo, questa volta con OTP via SMS, anche questo ricevuto istantaneamente, ma questo è l'esito finale
In conclusione, io cittadino per ora non ho ricevuto una semplificazione, ma un ulteriore livello di complessità, stare in mezzo a due Istituzioni e cercare, sempre io cittadino, di risolvere il problema.
Posso solo immaginare, e quindi accettare, che questi siano problemi di gioventù, ma se alla seconda, terza prova, dovessero ripetersi questi problemi il giudizio finale non potrebbe che essere negativo, per il momento a caldo c'è una sospensione di giudizio... vediamo dopo gli esami di riparazione cosa succederà.

   



 

mercoledì 9 marzo 2016

SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale): obiettivo semplificazione

Con la conferenza stampa di ieri 8 marzo 2016, tenutasi presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci veniva formalmente annunciato che dal 15 marzo 2016 InfoCert, Poste Italiane e Tim, (attraverso la società TrustTechnologies del gruppo Telecom Italia), renderanno disponibili le prime identità digitali.
E' stato anche predisposto un sito (spid.gov.it) per soddisfare tutte le curiosità, hanno anche inserito il seguente video che cerca nei pochi secondi che dura (94 con precisione) di illustrarne le funzionalità ed i possibili usi.

 

 SPID, attraverso gli unici tre provider di identità certificati, offrirà i seguenti livelli di identità:
Semplificando si può dire che, sebbene sempre in sicurezza già a partire dal primo livello, man mano che il livello sale è necessatio dotarsi di tecnologia sofisticata affinché si possa accedere ai livelli superiori.

Per esempio per poter utilizzare il livello tre, ovvero il massimo livello previsto, evidentemente per accedere a contenuti con necessità di certificazione dell’utente, ci potrà arrivare solo chi è in possesso in una smart card. Questo certamente non il massimo della semplificazione.

I costi, sotto quest’aspetto per il momento non c’è molta chiarezza. Se il servizio di “Identity provider” è demandato a società private queste prima o poi vorranno un beneficio.
Dei tre attualmente accreditati Infocert e TIMid dicono esplicitamente che per i primi due anni il servizio sarà gratuito, Poste con il suo POSTEID non chiarisce cosa succederà dopo i due anni.

I tempi, entro il mese di giugno 2016, saranno oltre 600 i servizi che permetteranno l'accesso tramite SPID. Almeno così è stato annunciato. Per il momento le prime amministrazioni che aderiranno sono: l’Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria.
La strada però sarà lunga perché per arrivare ad avere la possibilità di usufruire dell’accesso integrato e federato per tutta la PA non ci vorranno meno di 24 mesi.