venerdì 12 dicembre 2014

Europa e Agenda Digitale: gli Eurodeputati fanno nascere l'Intergruppo sull'agenda digitale europea


In italia abbiamo già il nostro Intergruppo parlamentare per l'innovazione tecnologica, ovvero Deputati e Senatori impegnati per favorire lo sviluppo tecnologico dell'Italia, che si sono raggruppati in questo intergruppo indipendemente dalla loro appartenenza politica. Ora anche l'Europa ha il suo Integruppo.

Infatti più di 70 deputati oggi hanno istituito un gruppo interparlamentare che lavorerà sull'Agenda digitale per l'Europa. Tra i fondatori dell'Intergruppo sono Michał Boni (PPE), Josef Weidenholzer (S & D), Marietje Schaake (ALDE) e Julia Reda (Verdi / ALE). Tutti sottolineano la necessità di un approccio integrato per favorire il mercato digitale e discutere il futuro delle tecnologie e di Internet aperto.

Cross-partito e cross-nazionalità

L'intergruppo sull'Agenda digitale è una rete informale di deputati del Parlamento europeo, trasversale ai partiti e cross-nazionalità, che sono interessati a tecnologie digitali e di come possa beneficiarne la società. "Riconosciamo il profondo impatto che le tecnologie digitali hanno sulla vita delle persone. Vogliamo assumere un ruolo attivo nella definizione che l'impatto e le politiche intelligenti, migliorando la conoscenza del funzionamento e l'impatto delle tecnologie ", afferma Schaake (ALDE). Weidenholzer (S & D), aggiunge: "Il mercato unico digitale offre grandi opportunità. Questo intergruppo si adopererà per le politiche che realizzano il potenziale garantendo le normative sulla protezione dei dati e dei diritti dei cittadini europei. "

Secondo Reda (Verdi / ALE), l'agenda digitale non è una nuova o separata politica. "Si tratta di adempiere compiti fondamentali di governo in modi moderni e in circostanze mutevoli - come dare potere alle persone e garantire la partecipazione equa nella nostra società. Se il progresso è a beneficio di tutti gli europei e serve a migliorare la nostra democrazia,le questioni digitali devono essere considerate tra i settori legislativi e nelle linee di partito, come faremo in questo intergruppo. La nuova Commissione europea ha altresì messo le questioni digitali al centro - l'Intergruppo servirà come forte controparte del Parlamento ".

Mercato Unico Digitale

Attualmente, le istituzioni europee stanno preparando una legislazione per creare un mercato unico digitale. Rimuovere inutili barriere nel mercato delle telecomunicazioni e l'armonizzazione delle leggi sul copyright sono importanti per molte industrie e per l'economia europea nel suo complesso. Attraverso l'organizzazione di eventi e scambi di opinioni, l'Intergruppo cercherà di promuovere lo sviluppo delle più intelligenti, più rilevanti politiche dell'UE che promuovano i diritti fondamentali, la prosperità, l'apprendimento e la partecipazione.

"Se vogliamo evitare la deriva in Europa, abbiamo bisogno di usare tutti i driver digitali per lo sviluppo, avviare il dibattito serio con tutte le parti interessate, pensare in termini olistici e accelerare l'attuazione del mercato unico digitale", dice Michał Boni (EPP).



Testo liberamente tradotto da questo sito

lunedì 1 dicembre 2014

Fatturazione Elettronica: ecco i numeri di questi primi mesi



Analasi dei dati sul numero delle Fatture Elettroniche ricevute dal Sistema di Interscambio (SDI)


E' più che noto che dal 6 Giungo del 2014 l'unico modo per emettere una Fattura verso la Pubblica Amministrazione è la cosidetta Fattura Elettronica, come credo si sappia anche che nel prossimo Marzo 2015 tutto questo venga esteso verso tutta la PA non solo quindi verso la PA centrale.

Allo stesso modo dovrebbe essere oramai noto che è lo SDI lo strumento di Interscambio attraverso il quale tutte le Fatture verranno inoltrate alla Pubblica Amministrazione.
Quest'analisi è basata sui dati pubblici che lo stesso SDI mette e disposizione. Si certo i dati sono pubblici, ma lo sono in una forma (file PDF) che certamente non sono proprio all'insegna del miglior esempio di opendata, infatti non è per esempio un dataset "machine-readable". Ma ci accontentiamo.

Ecco quindi qualche numero
Fatture Totali Fatture corrette Fatture errate Fatture non gestite
1073574 829949 235908 7716

E' interessante vedere l'andamento mese su mese, ci si rende conto come sia costantemente cresciuto l'uso dello strumento. Evidente segno dell'accettazione progressiva, anche se inevitabile, dello strumento, ed anche dello sforzo di come tutti si siano progressivamente attrezzati ad emettere la Fattura Elettronica.



Risulta evidente la costante crescita, l'unica riflessione è che, sebbene il numero di fatture errate non sia eccessivo, sarebbe auspicabile un maggiore sforzio proprio da parte della PA nel supportare i suoi "utenti" per minimizzare sempre più questo numero.