Dei tre temi su cui è articolata la riforma della PA uno è di particolare interesse per i temi trattati in questo blog.
Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei servizi. Possiamo utilizzare le nuove tecnologie per rendere pubblici e comprensibili i dati di spesa e di processo di tutte le amministrazioni centrali e territoriali, ma anche semplificare la vita del cittadini: mai più code per i certificati, mai più file per pagare una multa, mai più moduli diversi per le diverse amministrazioni.
Questo tema si dipana poi nei seguenti punti, riportiamo solo quelli che ci interessano e che sono stati oggetto della consultazione popolare:
Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei servizi
37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l'accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un'unica identità digitale
38) trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope diventa "open data"
40) concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni
41) unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. società partecipate)
42) dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro pubblicazione in formato aperto
Fin qua le proposte del Governo.
Vediamo invece cosa ha prodotto la consultazione popolare, punto per punto:
37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti
l’accesso a
qualsiasi servizio pubblico attraverso un'unica identità digitale
La proposta ha fatto registrare un ampio consenso tra coloro che
si sono espressi.
Tutti sottolineano che oggi esistono troppi identificativi e
troppi Pin, uno per ogni
servizio che la PA offre on line.
Alcune e-mail hanno segnalato le criticità relative al digital
divide (assenza di
connessione rete internet in molte zone del Paese e assenza di
computer). Altre e-mail
hanno manifestato la necessità di contemperare anche le esigenze
delle persone
anziane.
Molti tra coloro che hanno partecipato alla consultazione su
questo punto si chiedono
come mai non si possa utilizzare il codice fiscale come unico
identificativo (nome
utente) e un PIN unico per l’accesso a tutte le banche dati e i
servizi on-line delle PA.
Ulteriori segnalazioni riguardano:
- un unico documento d’identità costruito intorno al codice
fiscale
- il codice fiscale ripetuto su tutti gli attuali documenti di
identità e riconoscimento
- un miglior collegamento tra le banche dati pubbliche e quindi la
possibilità di creare
una sorta di “punto unico di accesso” o di “sportello unico” per i
cittadini
- l’accesso a banche dati attualmente non a disposizione del
cittadino
- la pec gratuita per tutti (a cominciare dai nuovi nati) su cui
ricevere le notifiche e
comunicazioni ufficiali dello Stato.
38) trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope
diventa open
data
Generale apprezzamento per l’iniziativa volta a rendere
trasparente l’utilizzo delle
risorse pubbliche, con la possibilità per gli stakeholder di
creare servizi a valore
aggiunto:. Emerge inoltre il suggerimento di razionalizzare,
semplificare e rivedere,
soprattutto per gli Enti Locali, la classificazione SIOPE, per
evitare eventuali equivoci
di interpretazione dei dati.
Diffusa appare la preoccupazione per un rilascio dei dati che non
sia basato sulla piena
interoperabilità delle banche dati, senza la quale i costi
supererebbero i benefici.
Ampia attenzione è legata all’accessibilità, leggibilità e comparabilità
dei dati
rilasciati, da parte dei non addetti ai lavori: l’assenza di
questi requisiti non produce
trasparenza ma solo oneri informativi per le PA. Viene segnalato
il trade-off tra
trasparenza e tutela della privacy.
In particolare, emerge il suggerimento di legare la trasparenza a
tutti i processi delle
PA, compresi quelli interni, che dovrebbero essere quindi
informatizzati e pubblici,
assicurando maggiore interoperabilità tra le banche dati. A tale
riguardo, pur essendo
necessario un arricchimento dell’insieme di dati e informazioni da
pubblicare da parte
delle PA, è giudicato opportuno semplificare gli adempimenti
previsti per rendere
l’Amministrazione trasparente.
40) concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica
per tutte le
amministrazioni
Su questo punto si evidenzia un sostanziale consenso. Non mancano
interventi che
sottolineano la necessità di assicurare l’applicazione della
normativa già esistente
attraverso un sistema di sanzioni che colpiscano le PA e i
dirigenti inadempienti.
Vale la pena citare alcune preoccupazioni relative ad eventuali
difficoltà operative,
nonché agli oneri prodotti dal sistema della fatturazione
elettronica soprattutto a
carico dei piccoli operatori economici. Ulteriori criticità
segnalate sono quelle del
rapporto tra fatturazione elettronica e certificazione dei crediti
nonché dell’obbligo
di fatturazione per importi al di sotto dei 100 Euro.
41) unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. società
partecipate)
Numerose indicazioni sottolineano l’importanza di unificazione e
interoperabilità delle
banche dati, in diversi settori. Questo, da una parte, per
semplificare e ridurre gli
adempimenti a cui sono sottoposti i soggetti che le alimentano,
eliminando duplicazioni
e reiterazioni di adempimenti richiesti da diverse autorità (es.
AVCP, Sportello unico
previdenziale, Anagrafe prestazioni, ecc) dall’altra per creare
servizi a valore
aggiunto. Molte e-mail evidenziano come le PA dovrebbero accedere
a banche dati già
in possesso di altre amministrazioni, piuttosto che richiedere
l’inserimento ripetuto
degli stessi dati.
Viene segnalato il problema della standardizzazione dei formati
necessaria per far
dialogare i sistemi delle PA tra loro, indicando come una delle
possibili soluzioni le
funzioni di estrazione e inserimento dei dati in formato standard
nei gestionali della
PA. Inoltre l’accesso in cooperazione applicativa di alcune classi
di dati può
permettere di integrare i dati in una base di dati geografica,
cosa che permette di
sviluppare soluzioni di alto valore aggiunto.
Alcuni contributi indicano la necessità di sviluppare Sistemi
informativi territoriali
per introdurre processi e metodologie innovative di gestione e
monitoraggio del
territorio (urbanistica, viabilità, ambiente, anagrafe edilizia,
toponomastica , catasto).
Si registrano contributi che segnalano numerosi disservizi dovuti
alla mancata
interoperabilità delle banche dati anagrafiche con altre banche
dati pubbliche (Inps,
sanità, tributi locali, ecc).
42) dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro
pubblicazione in
formato aperto
Da molti interlocutori è giudicato importante effettuare
concretamente la
dematerializzazione, applicando leggi già esistenti, spingendo le
PA ad adeguarsi
utilizzando strumenti persuasivi come, ad esempio, la nullità
degli atti amministrativi
formati dalle PA non in digitale, oppure introducendo il danno
erariale a carico di chi
stampi documenti per uso interno o, ancora, prevedendo che gli
effetti giuridici ed
economici di tutti gli atti delle PA decorrano solo dopo la
pubblicazione online nei siti
istituzionali. Viene suggerito di prevedere sanzioni pecuniarie
per chi utilizzi il FAX
nelle PA.
Alcuni contributi si soffermano sulla conservazione in formato
digitale, evidenziando i
rischi legati al possibile deperimento dei dati. Viene inoltre
suggerito di tenere in
considerazione la migrazione dei sistemi informatici pubblici
verso sistemi operativi
open.
Taluni richiedono la revisione della legge 241/1990 sul
procedimento amministrativo
che disciplina l’accesso agli atti, riconoscendo il diritto a
tutti i cittadini ad accedere
agli atti amministrativi, secondo un’impostazione da Freedom of
Information Act
(FoIA).
Considerazioni finali ed aspettative.
37)
il nostro Presidente del Consiglio aveva già speso parole sul cosiddetto "PIN UNICO". Questo progetto, estrema semplificazione di concetti molto complessi, se mai sarà realizzato, è molto legato ad altri due progetti che fanno parte dei vecchi temi dell'agenda digitale che sono l'ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e SPID (Servizio Pubblico di Identità Digitale), risulta, almeno tecnicamente, che non potrà esistere il PIN UNICO se prima non si realizzeranno gli altri due che sono le fondamenta per quest'ultimo
38)
su questo punto il presidente
40)
C'è poco da dire è l'unico punto che si può definire già fatto, infatti il 6 giugno si avviata definitivamente la Fatturazione Elettronica. Tutti gli altri miglioramenti sono benvenuti.
41)
Unificazione ed interoperabilota sono temi allo stesso tempo tanto affascinanti quanto complessi. Di una complessita tecnica elevatissima, ma sempre aggredibile e fattibile, sopratutto se c'è la volonta politica per farlo. Credo che l'unico obiettivo raggiungibile in questo caso è almeno questo: esprimere la volonta politica.
42)
Uno degli obettivi di dematerializzazione è stato raggiunto con l'avvio della FE, e credetemi non è poco. Per il resto non ci resta che aspettare per vedere le proposte.