Fra i tre punti indicati nel piano di attuazione dell'agenda digitale italiana c'è l'e-invoicing, per dirla all'inglese, o la Fattura Elettronica, principalmente per la PA.
Bene ci siamo, dal 6 Dicembre partono i 6 mesi di sperimentazione che ci porteranno a Giugno del prossimo anno all'avvio formale ed ineludibile per tutta la PA, ovvero lo scambio di Fatture deve essere effettuato attraverso il sistema di interscambio dell'Agenzia delle Entrate.
Come nota a lato, positiva, c'è da dire che nel confronto effettuato tra il sistema Italiano di e-invoice e quello europeo vede l'Italia come paese leader in Europa. Inoltre in un precedente post su questo blog abbiamo indicato un esempio di fattura e di come generarla.
Perché siamo riusciti a fare grande passo avanti? La spiegazione la da la stessa Anna Pia Sassano in questo Tweet
@AlfonsoFuggetta @buzzico Sul decreto attuativo abbiamo già dato. Progetto finito nel 2009, 4 anni per l'emanazione del decreto.
— Anna Pia Sassano (@apsassano) 8 Dicembre 2013
in risposta ad Alfonso Fugetta il quale in altro tweet attirava l'attenzione sulla notizia.
È partita la fatturazione elettronica delle PA. Uno dei 3 obiettivi di Caio. Non ne parla nessuno. Non fa notizia. #poveropaesemio
— Alfonso Fuggetta (@AlfonsoFuggetta) 8 Dicembre 2013
Tutto è bene quel che finisce bene.Ci sono gli altri due (+1) punti, non meno importanti, da realizzare: "national register for population", "digital e-identity" e, aggiunto in un secondo tempo direttamente dal nostro Primo Ministro LETTA , "investment on broadband infrastructure".
Lo stesso Alfonso Fugetta in modo autorevole, in quanto parte del Team dell'Agenda Digitale voluto da F.Caio, ha nettamente smentito un mia perplessità sulla fattibilità dei punti suddetti.
@Italia_Digitale no.
— Alfonso Fuggetta (@AlfonsoFuggetta) 11 Dicembre 2013
Felice di questo NO, non resta che augurarvi buon lavoro.
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