L’inizio di questo viaggio è tutto virtuale no anzi reale, come sappiamo oramai buona parte dei nostri contatti/progetti nascono, e forse muoiono, online, ma andiamo in ordine cosi capiremo perché Disneyland e perché la fantasia s’incrocia con la realtà. In effetti, però, il tema è tutt’altro che virtuale, c’è in ballo il futuro dell’Italia Digitale.
La cosiddetta Agenda Digitale.
L’agenda digitale ha un momento formale importante, quando il Presidente Letta nomina il cosiddetto Mr. Agenda Digitale: Francesco Caio.
Non sono io a dover o poter scrivere le lodi o meno di Mr. Agenda Digitale, però la sua è una storia piena di successi, e se un uomo si giudica da quello che fa ha fatto, forse è questo il motivo per cui Letta lo ha chiamato a fare quello che fa.
Ma non può essere onemanshow, l’attività è eterogenea, complessa, forse con molta meno tecnologia di quello che uno si possa immaginare, anche se di tecnologia ci si deve occupare. Moltissimi sono gli aspetti legali. E’ necessario individuare una squadra, è urgente dare delle priorità per un paese che forse è fermo da parecchi anni su questo tema. Viene, infatti, individuata una bella squadra. Tutti si affrettano a modificare i vari profili online, o virtuali appunto, per dire: hey there, I’m a Vip, I'm in the Team of Mr Agenda Digitale. Sono 12 quelli che, qualche mese dopo, verranno chiamati i 12 saggi.
Anche le priorità vengono subito indicate, e sono tre:
-national register for population
-digital e-identity
-e-invoicing
Ma poi si aggiunge anche una verifica sulla broadband infrastructure (in consegna oggi 30/01/2014 il report). Solo una scelta sembra non esserci, la presenza online o virtuale (Twitter,Web Site, ecc.) ed istituzionale, che consenta di monitorare, capire cosa stesse facendo Mr Agenda Digitale ed i suoi 12 discepoli (vi richiama qualcos’altro?)
Qualche nube comincia però a comparire all'orizzonte, si la scelta dell’assenza di un sito, almeno quello secondo me, fa in modo che tutti cercano di capire, cercano online disperatamente notizie, cercano tra le loro conoscenze, virtuali o meno, notizie (vedi stream di Articoli e tweet di ieri).
Cosa sta succedendo a quest’agenda digitale, si fa non si fa?
Ci
sono progressi o no?
Dopo qualche mese arriva il primo annuncio: si parte con la Fatturazione Online per la Pubblica Amministrazione. Un gran bel successo che porterà tanti vantaggi sia alla stessa PA che a tutti i fornitori terzi che la useranno, in questo momento siamo nel pieno della fase di sperimentazione, ma a giugno del 2014 sarà obbligatoria. Poi ancora un momento di “buio” informativo, sembra tutto fermo, si alternano notizie di dimissioni di Caio, poi invece si capisce che forse è un fine mandato che dovrebbe succedere a Marzo 2014 (voci di Twitter da confermare).
Poi uno squarcio di luce si riapre: attraverso un articolo dell’ottima Anna Pia Sassano si capisce che anche il secondo obiettivo, il primo era la Fatturazione Online, ovvero l’Anagrafe Nazionale sembra ormai pronta per essere avviata, quindi anche quest’altro obiettivo si sta concretizzando.
E’ qui che il viaggio prende più forma. L’agenda digitale si riempie di maggiori contenuti:
“..L’Agenda Digitale Italiana non è un unico tema ma un unico obiettivo raggiungibile affrontando diversi temi, che richiedono competenze e soluzioni differenti:
- l’e-Government: la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione
- la rete: il completamento dell’infrastruttura nazionale TLC
- l’alfabetizzazione digitale: favorire l’utilizzo dei servizi resi disponibili in rete
- l’e-Commerce: favorire il trasferimento in rete delle transazioni commerciali
Quanto suddetto non è in contraddizione con i primi tre elementi chiavi indicati da Caio, ma una necessaria integrazione. Ed a proposito di Caio si apprende anche che: ”…sta coordinando tutti questi diversi ambiti e, per ognuno, ha praticamente creato una "rete" di persone che se ne occupano, che ha selezionato una ad una, lavorando insieme direttamente ed "in rete".”
Nello specifico per esempio, per l’area di e-Government , si apprende chi sono quelli che operano nell'unità di missione: “Fuggetta (Cefriel) e Zappalà (Infocamere) sui progetti strategici e Rigoni (Consulente Internazionale) e Caporello (Agenzia Entrate) sull'identità digitale il cui merito, va ricordato, è di Quintarelli che con Coppola lo ha presentato in Parlamento.”
E se poi l’entusiasmo di quanto si sta facendo di esprime con questa frase: “…Lavorare con Caio e con loro è come se mi avessero regalato il viaggio a Disneyland”.
Ecco qui Disneyland,
ecco qui l’emozione di apprendere quanta passione ci sia in questa frase e nelle persone che stanno lavorando con Caio. E se questo non bastasse, eccovi accontentati: “Cosa succede ora: mentre lavoravamo per sbloccare i progetti stiamo dando una mano a Caio per sbloccare anche la parte organizzativa e far partire definitivamente Ragosa. Lo Statuto finalmente è alla Corte dei Conti, ora stiamo aiutando a far ripartire alcuni organismi fondamentali per l'ICT pubblico: a) la Commissione SPC (Sistema Pubblico di Connettività) dove si approvano le scelte tecnologiche del Paese ed i contenuti delle gare SPC (che ultimamente sono partite senza questo importante transito) b) il Comitato di indirizzo che è inserito nello Statuto per dare stabilità all'azione di Ragosa. E' dedicato all'approvazione del Modello di evoluzione strategica della Pubblica Amministrazione che si vuole rendere pubblico e condiviso per favorire l'incontro tra domanda ed offerta a vantaggio del Paese ma anche del mercato ICT perchè anche la crescita di questo mercato è un obiettivo di Agenda Digitale.
Direi che il viaggio a Disneyland dell’agenda digitale è quasi compiuto, si è passati dal buio all'entusiasmo, dagli slogan ai fatti.
Cos'è questo se non un viaggio di fantasia nella più concreta realtà?