Pin UNICO
Era il Giugno 2014 e Renzi, parlando della futura riforma della Pa, diceca: «verrà introdotto il Pin del cittadino: oggi la pubblica amministrazione parla 13 linguaggi diversi, noi vogliamo che parli un’unica lingua e che lavora su tutto». Il progetto di riforma infatti prevede per il cittadino l’introduzione di un unico codice per accedere ai servizi pubblici.Se questo obiettivo sia stato raggiunto con lo SPID, lo vedremo. Affinche questo sia vero dipenderà, secondo me, da due fattori fondamendali: quanti saranno i servizi che effettivamente saranno utilizzabili attraverso lo SPID e quanti cittadini decideranno di dotarvisi.
Il numero di servizi dopo il primo mese
Se si dovessero trarre delle considerazioni statistiche, e cioè un trend di crescita, non c'è molto da scialare; si sono aggiunti solo 5 servizi dopo un mese, vi lascio immaginare quanti mesi ci vorranno per raggiungere l'obiettivo dei 600 servizi previsti.
Gli utenti
Io stesso sono un utente SPID, la prima prova effettuata con pieno successo nella fase di attivazione (vedi post) ha riscontrato un piccolo problema nella fase di utilizzo, devo però ammettere che i successivi tentativi sono però andati correttamente a buon fine. L'attivazione di una seconda utenza SPID, non per me, ma per un componente della mia famiglia, è stata volutamente provata con un provider diverso da PosteID, ovvero Infocert. Qui le cose non sono andate proprio lisce. La sfida era riuscire ad attivare SPID con la nuova Tessera Sanitaria che ha on board il chip per poter essere utilizzata come CNS.
Per fare questo la prima cosa è assicurarsi che la smart card venga letta correttamente attraverso i vari SW necessari al vostro lettore di smart card. Raggiunto questo obiettivo, cosa non facile, anche perchè esistono diversi tipi di smart card e quindi va in prima istanza capito quale fra questi tipi vi è stata consegnata al fine di installare i corretti SW. Poi bisogna dotarsi del PIN che, per leggittimi problemi di sicurezza, non viene conseganto insieme alla tessera. Pero per ottenre il PIN, seguendo le istruzioni del Portale Tessera Sanitaria , bisogna rivolgersi alla propria ASL. Questo è stato un problema insormontabile, in quanto l'ASL afferma: "non siamo ancora attrezzati a rilasciare il PIN". Abbandonata quindi questa opzione ho tentano il ricoscimento via webcam per la modica cifra di 15,00€ più IVA. Ho commesso un errore, non mi ero reso conto che il servizio era attivo dalle 09:00 alle 18:00, quindi dopo aver pagato non ho potuto effettivamente affettuare il ricoscimento, poi è avvenuto regolarmente il giorno dopo. Non è finita qui. Ci sono volute altre 24 ore per ricevere l'email di conferma di completa attivazione. Ma la procedura di Infocert prevede di ricevere la OTP, necessaria per gli accessi che prevedono il secondo livello di sicurezza (INPS) solo via App. Voglio precisare che PosteID invece prevede anche l'invio via eMail. Quindi installazione dell'apposita App, a seconda se avere un sistema con Android o con iOS, la procedura dovrebbe essere essenziale e veloce: lanci l'applicazione ti validi e ricevi SMS di conferma. Sembra fatta. Invece no. Il necessario SMS non arriva. Quindi? Sono solo 17 giorni che ho avviato al procedura per avere lo SPID ed ancora non ci sono riuscito. Fate le voste considerazioni. Per me questa non è semplificazione. E forse questo potrà essere uno dei motivi per cui le persone potrebbero decidere di non dotarsi di tale strumento.
Nessun commento:
Posta un commento